Parere negativo a un documento indirizzato a conseguire risparmi di spesa sul fronte dei consumi intermedi, del reddito da lavoro dipendente, dai contributi agli investimenti e alla produzione, dalla sanità e dalle prestazioni sociali, con inevitabili ricadute negative sulle prestazioni sociali e sulle imprese. Registriamo un calo delle entrate in rapporto al PIL da imposte dirette e indirette per tutto l’arco temporale di riferimento del Def”. La capogruppo Pd nella Commissione Politiche dell’Unione Europea del Senato Tatjana Rojc annuncia lo schema di parere in sede di esame del Documento di economia e finanza 2024, sottoscritto dai colleghi dem Dario Franceschini, Simona Malpezzi, Filippo Sensi, e da Luigi Spagnolli del gruppo ‘Per le Autonomie’.
Definito “poco credibile” e “mancante del quadro programmatico e delle linee generali della prossima manovra”, il Def per il Pd “sul fronte macroeconomico riporta una ottimistica crescita tendenziale del Pil”. Inoltre “conferma il peggioramento di taluni obiettivi della Nota di aggiornamento del Def 2023, tra cui il dato del deficit 2023 e il preoccupante andamento del debito pubblico per tutto il periodo previsionale”.


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