“Le pietre d’inciampo sono un
forte segno simbolico per la comunità di Forni Avoltri e per
tutta la Carnia che oggi ha riabbracciato gli undici partigiani
deportati e morti in lager nel 1944”. Così la senatrice Tatjana
Rojc (Pd), oggi a Forni Avoltri (Udine) partecipando con il
sindaco Fulvio Sluga e altri primi cittadini del territorio alla
cerimonia della posa, nel piazzale del Municipio, di 11 pietre
d’inciampo in ricordo degli 11 giovani partigiani deportati e
uccisi nei campi di sterminio, dopo essersi consegnati ai
nazisti per evitare che bruciassero il paese.
“Oggi – ha affermato – ci hanno scosso l’ammirazione per la
forza d’animo e la compassione per la fine di quei giovani, la
commozione è sgorgata autentica senza alcuna distinzione.
Ringrazio il sindaco Sluga per la cerimonia semplice e sentita,
per l’onore di aver potuto tagliare il nastro alle sale dedicate
ai caduti nel Museo storico etnografico. Apprezzabile anche la
continuità istituzionale osservata dall’attuale amministrazione
che ha portato a compimento una meritevole iniziativa avviata
qualche anno fa dalla sindaca Sandra Romanin”.
Inaugurata anche una sezione apposita nel Museo etnografico e
della Grande Guerra.