“Nel mio intervento ho voluto porre l’attenzione soprattutto sui
Balcani, perché da triestina sono veramente preoccupata per le tensioni che ci sono nei
Balcani in questo momento. E si sa che l’influenza russa nei paesi balcanici si sta
consolidando. Putin è molto legata alla Serbia, tradizionalmente la Russia è legata
alla Serbia anche per questioni di religione di chiesa ortodossa. C’è poi tutta la
questione della presenza e dell’influenza russa, ma anche della Cina in Bosnia
Erzegovina e nel Montenegro, che è il primo paese che sta per entrare nell’Unione
europea, ancora prima dell’Albania. Quindi queste sono le preoccupazioni”. Così Tatjana
Rojc, senatrice del Partito democratico, intervenuta questa mattina nella discussione
sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo per
fare il punto sui rischi di influenze russe sui paesi balcanici, ma anche di paesi già
parte della Ue come l’Ungheria. Rojc ricorda che “c’è grande tensione nuovamente tra il
Kosovo e la Serbia: sappiamo che i Balcani occidentali non saranno ammessi al tavolo
dell’Unione europea se non verrà ammesso anche il Kosovo, come Repubblica autonoma.
Questo è un vulnus importante perché il presidente serbo Vucic ha dichiarato molto
chiaramente che fino alla fine del suo mandato il Kosovo non verrà riconosciuto dalla
Serbia”. E poi ovviamente ci sono influenze russe anche in Ungheria: non
dimentichiamoci tutta la questione e sul mondo delle repubbliche ex jugoslave, anche
con la questione del gas. Quindi – conclude Rojc commentando la risposta di Meloni –
dire che queste posizioni sono ininfluenti è quantomeno curioso”


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