“Stupisce e addolora profondamente che proprio a Gorizia si sia scelto
di distinguere gli artisti tra degni e indegni solo sulla base del luogo di nascita o
dell’appartenenza nazionale. Confido in un ripensamento. Non ho mai avuto dubbi a scegliere da che parte stare e ho detto con chiarezza che bisogna aiutare gli ucraini aggrediti, ma sono pure convinta che le espressioni artistiche e la musica in
particolare vadano protette più possibile dall’intrusione della guerra. Oggi possono in piena legittimità esprimersi dei filo-putiniani italiani e viene impedito di suonare a una violinista russa”. Lo dichiara la senatrice Tatjana Rojc (Pd), commentando il caso, esposto sulla sua pagina Facebook, di Lidia Kocharyan, violinista di origine armena, nata a San Pietroburgo e residente a Bruxelles, esclusa dalla 41.ma edizione del Concorso internazionale di violino “Premio Rodolfo Lipizer”, in programma a Gorizia il prossimo settembre.


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