“A Lubiana il ministro Tajani incontri i rappresentanti delle rispettive minoranze autoctone nazionali, quella italiana in Slovenia e quella slovena in Italia, che segnatamente mi onoro di rappresentare al Senato della Repubblica. Sarebbe un atto opportuno e meritevole, sia per il ruolo cruciale di pacificazione esercitato dalle minoranze nei momenti storici salienti dalla fine della seconda guerra mondiale in poi, sia per sottolineare l’attualità di un territorio che trae la sua missione di ponte proprio dalla natura multilinguistica della nostra popolazione”. Lo chiede la senatrice Tatjana Rojc (PD) in una lettera al ministro degli Affari esteri Antonio Tajani che il prossimo 17 marzo si recherà in visita ufficiale a Lubiana, per colloqui con la ministra degli Esteri della Repubblica di Slovenia Tanja Fajon. “In un quadro che vede l’Italia coinvolta in modo speciale nell’opera di stabilizzazione dei Balcani Occidentali – scrive la senatrice – le buone relazioni con la Repubblica di Slovenia sono un punto fermo della nostra politica estera”. “Nell’ambito delle relazioni bilaterali – aggiunge Rojc – le minoranze hanno storicamente assolto al ruolo di avanzati punti di contatto, dialogo e scambio. Auspichiamo perciò che a Lubiana sarà possibile fare un ulteriore, significativo passo in avanti anche nel riconoscimento di ulteriori tutele per la minoranza slovena che, previste dalla legge di tutela globale della minoranza slovena approvata dal Parlamento italiano nel 2001, sono ancora parzialmente inapplicate


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