“L’attacco di Trump
all’Europa passa anche dalla polveriera dei Balcani e Meloni
accoglie chi lavora contro l’Italia per fomentare tensioni.
Le sconsiderate dichiarazioni di Rudy Giuliani schierano gli
Usa dalla parte del leader separatista serbo Dodik, cioe’
dalla stessa parte della Russia, dell’Ungheria e di altri
soggetti che sostengono la secessionista Republika Srpska.
La destabilizzazione dei Balcani sarebbe un colpo gravissimo
alla sicurezza dell’Italia e dell’Europa intera, su cui
abbiamo riversato anni di impegno e risorse. L’accoglienza
riservata dalla premier Meloni e dal vicepremier Salvini a
Giuliani in questi giorni equivalgono a un’approvazione
delle posizioni di Giuliani: servono chiarimenti sul
cambiamento della politica estera italiana nei confronti dei
Balcani Occidentali e del processo di adesione all’Ue. Le
provocazioni di Dodik rischiano di mandare in pezzi
l’ordinamento giuridico della Bosnia Erzegovina,
riflettendosi sulle tensioni tra Serbia e Kosovo, percio’ e’
gravissimo delegittimare l’Alto rappresentante Schmidt
incaricato di attuare gli accordi di pace”. Cosi’ la
capogruppo Pd nella commissione Politiche europee del Senato
Tatjana Rojc, commentando l’appoggio al leader nazionalista
serbo-bosniaco Milorad Dodidk ribadito dall’ex sindaco di
New York Rudy Giuliani, che e’ stato ricevuto anche da
Giorgia Meloni e Matteo Salvini.


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