“Il Governo ungherese sembra aver
dimenticato perché esiste l’Unione europea, da che carneficina è
sorta e quali libertà difende. Se l’unico motivo per restare in
questa comunità sono i soldi, allora verrebbe da invitare Orban a
non aspettare il 2030 per uscire dalla Ue. Speriamo invece che
torni il buon senso a Budapest perché da questo scontro i magiari
non hanno nulla da guadagnare. Fuori dalla Ue ci sono la Russia e
la Cina già al lavoro per dividersi l’Ungheria”. Lo afferma la
senatrice Tatjana ROJC (Pd) componente della commissione Esteri a
Palazzo Madama, commentando le parole del ministro delle Finanze
ungherese, Mihaly Varga, che ha evocato la possibilità di
riconsiderare l’adesione all’Ue “nel momento in cui prevediamo di
diventare contributori netti dell’Unione”, stimato entro il 2030.