“La Biblioteca Statale Isontina di
Gorizia è un tesoro vivo e vitale, che deve continuare a operare
e se possibile crescere a servizio del territorio e anche a
implementazione di un grande progetto transfrontaliero qual è
GO2025”. E’ quanto scrivono la presidente del gruppo Pd alla
Camera Debora Serracchiani e la senatrice dem Tatjana Rojc, al
Ministro per Beni e le Attività culturali Dario Franceschini,
dopo che è stato reso noto il rischio che siano sospese le
attività della Biblioteca Statale Isontina di Gorizia, in
mancanza della nomina di un funzionario che assuma il ruolo di
direttore, succedendo all’attuale direttore reggente che andrà
in quiescenza a fine maggio.
Risalente alla soppressione del locale collegio dei Gesuiti
voluta da Maria Teresa d’Austria, la Biblioteca – spiegano le
parlamentari al ministro – “è eminente fin dalla sede nel
pregevole Palazzo Werdenberg e lunga è stata la serie di
iniziative culturali con cui si è guadagnata un posto di primo
piano spaziando dal settore librario alle esposizioni d’arte
alle collaborazioni con istituzioni di rango regionale,
nazionale e internazionale”.
Serracchiani e Rojc sollecitano quindi “l’iter della nomina
di un direttore e una verifica sull’adeguato presidio di figure
intermedie, affinché la Bsi possa continuare a svolgere quel
ruolo meritorio di diffusore di cultura svolto in 200 anni di
storia gloriosa”.