“Il lavoro della commissione finanze sulla conversione del decreto ha portato miglioramenti al testo iniziale. Abbiamo affrontato il tema degli emolumenti degli amministratori con l’allineamento con il livello europeo e affrontato l’elenco dei debitori in modo serio, privilegiando il profilo di rischio. Inoltre, per quanto riguarda le banche in liquidazione sono stati prorogati al 31 maggio i termini per i risparmiatori delle quattro banche in risoluzione per chiedere il rimborso. Abbiamo ampliato della platea dei beneficiari, tenendo conto della recente legge sulle unioni civili, anche a coniugi e a parenti degli obbligazionisti fino al secondo grado di parentela”. Così il capogruppo Pd della Commissione Finanze Gianluca Rossi, intervenendo in dichiarazione di voto. “Sempre grazie al lavoro in prima lettura fatto dalla commissione finanze del Senato – sottolinea Rossi – è stata decisa l’esclusione del valore delle obbligazioni azzerate dai 100mila euro di patrimonio. Da ultimo, abbiamo disposto la gratuità di tutte le spese di istruttoria a carico delle banche. Come hanno detto sia il Presidente Mattarella che il Ministro Padoan – ha ricordato Rossi – la fiducia è un bene pubblico ed è caratterizzata da una chiara asimmetria: è molto facile distruggerla; è molto difficile ricostruirla. Si tratta di un fattore essenziale per un funzionamento del sistema bancario. Il Governo e il Partito Democratico hanno lavorato con serietà alla ricostruzione di un valido strumento di ripristino del sistema bancario per evitarne il collasso – ha concluso il senatore – cercando di mettere al sicuro i risparmiatori ed auspicando che i casi di inadeguata gestione e talora possibili comportamenti illeciti la giustizia faccia rapidamente il proprio corso e che tutti coloro i quali hanno provocato danni alla collettività, alle comunità locali, ai risparmiatori, vengano adeguatamente sanzionati”.


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