Sono inquietanti i vari episodi che in pochi giorni segnalano la propensione alla violenza verbale, fisica, l’odio per chiunque sia percepito come diverso. Sembra davvero difficile parlare di coincidenze, questi episodi sono fomentati da un preciso clima politico.
Gli spari a persone di colore, alla bimba rom, i pestaggi a migranti e omosessuali, ma anche i piccoli gesti di violenza codarda, l’autobus che non si ferma per far salire donne straniere, l’omofobia e il maschilismo che riconquistano spazi, nelle urla per le città e nei comportamenti sui luoghi di lavoro. La violenza sta riconquistando spazi dai quali era stata scacciata decenni orsono. Non è certo l’epoca per mettere armi facili in mano a chiunque. Eppure una certa politica soffia sul fuoco dell’odio che produce violenza.
I ministri Salvini e Di Maio riconducono tutto alla normalità, non simulano neppure di preoccuparsi. Aprano gli occhi, contribuiscano in prima persona ad emarginare i violenti, a cancellare la violenza dalle parole, in primis dalle loro. Sono al Governo!!! Riprendano il lavoro iniziato la scorsa legislatura per contrastare i reati d’odio e comincino a contrastare questa situazione, in fretta.


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