“Il 7 ottobre ha rappresentato l’orrore indicibile di un pogrom con l’uccisione di civili inermi, il massacro di bambini e donne, stupri con il corpo delle donne usato come offesa bellica. È stata una spietata aggressione terroristica di una atrocità inaudita che non può essere in nessun modo giustificata. Dopo un anno decine di ostaggi sono ancora in mano ad Hamas. Per loro continuiamo a chiedere con forza e determinazione una liberazione incondizionata. La reazione portata avanti da governo Netanyahu con l’attacco a Gaza ha causato decine di migliaia di morti innocenti e disperazione per il popolo palestinese; i raid in Libano e il lancio di missili iraniani, dopo quelli dalla striscia di Gaza e da parte di Hezbollah contro Israele, hanno determinato quella escalation che impegna sulle prospettive di pace in Medio Oriente in primis la comunità internazionale. Serve uno sforzo enorme per riportare la crisi in ambito diplomatico, che conduca al cessate il fuoco da parte di tutti e alla liberazione degli ostaggi. Uno sforzo di cui l’Italia e l’Europa devono diventare protagonisti per una pace stabile e duratura, che garantisca il diritto di due popoli e due stati ad esistere e vivere in sicurezza. Parallelamente è necessario contrastare con forza il riemergere anche in Europa e in Italia di episodi antisemiti che nel nostro paese, proprio dopo il 7 ottobre, sono aumentati del 400% come recentemente rilevato dal coordinatore nazionale per la lotta contro l’antisemitismo”.
Lo ha detto la vicepresidente dem del Senato, Anna Rossomando, intervenendo all’iniziativa “7 ottobre a un anno dall’abisso – Con le donne per la pace”.