Guglielmo Epifani non lo dice esplicitamente, ma il motivo sotteso alla sua richiesta di rinviare a sabato la stretta sulle regole interne del congresso è uno: ogni scelta andrà fatta alla luce della decisione della Cassazione. Il Pd dunque resta in stand by, in attesa della sentenza sul Cavaliere. E sceglie un profilo basso, rifiutando la polemica diretta con il Pdl. E un indizio: in fondo, nonostante qualche parole fuori le righe, il grosso del Partito democratico sembra consapevole del fatto che questo esecutivo non può saltare. Basta sentire il viceministro Stefano Fassina, certo non il più entusiasta della coabitazione con il centrodestra: «Il Pdl dimostri senso di responsabilità, separando le vicende di Berlusconi dalle emergenze dell`Italia». Insomma, nessuno sembra pronto ad assumersi la responsabilità di far saltare tutto. Al momento, nemmeno Renzi.
E’ un passaggio complicato, certo, ma sono pronto a scommettere che la sentenza non avrà alcun contraccolpo sul governo e non porterà ad alcuna divisione nel Pd». Ha una fiducia granitica il senatore Francesco Russo, lettiano della prima ora e mediatore silenzioso di tante grane parlamentari. «Anzi, a dirla tutta, io vedo in questa vicenda una grande occasione per il Pd: quella di diventare un partito libero e adulto».
Cosa intende dire?
Adulto, perché in grado di diventare un partito per il Paese e non contro Berlusconi. Libero, perché finalmente si sbarazzerà della sudditanza psicologica verso il Cavaliere, si sarà liberato dal quella tara per cui l`antiberlusconismo è l`unico collante del centrosinistra.
Dunque il suo partito non traballerà di fronte alla possibilità di governare insieme ad un condannato in terzo grado?
Dobbiamo essere razionali: se questo è un governo di servizio e di necessità, bisogna prendere atto del fatto che non sono venute meno le condizioni di urgenza economica e sociale che l`hanno fatto nascere. Ce l`ha ricordato anche Napolitano qualche giorno fa. E poi c`è un altro elemento…
Quale?
Tornare al voto con il Porcellum significa consegnare il Senato alla stessa identica situazione di ingo vernabilità che stiamo sperimentando oggi.
Sull`eventuale interdizione di Berlusconi il Senato dovrà esprimersi con un voto: come si comporterà il Pd?
 Non ci sono dubbi sul fatto che il Pd voterà confermando una sentenza di terzo grado. (M.Ias.)

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