Il senatore Francesco Russo presenta un documento all’assemblea del Gruppo Pd ‘Sbaglia chi chiede oggi una frenata nei tempi della riforma del Senato proprio quando siamo a un passo da un traguardo importante. Sarebbe un autogol inspiegabile che smentirebbe e renderebbe vano il lavoro positivo e corale che ci ha visti impegnati come parlamentari nelle ultime settimane’. Lo scrive il senatore del Pd Francesco Russo in un documento presentato durante l’assemblea dei senatori democratici e sottoscritto anche da alcuni dei cosiddetti ‘facilitatori’. ‘Vogliamo rivendicare che è merito dell’impegno dei senatori, soprattutto quelli del PD, se il testo base del Governo è stato arricchito di nuovi e decisivi contributi. Il nuovo Senato ha il pregio, infatti, non solo di superare il bicameralismo paritario – continua Russo – ma di proporsi come un luogo ‘federatore’ della pluralità di esperienze di cui è ricca l’Italia ma anche della dimensione nazionale con quella europea nello spirito e in piena applicazione del Trattato di Lisbona. Certamente su alcuni punti rimangono sensibilità diverse e correzioni da operare prima che il testo venga approvato, ad esempio sul quorum dell’elezione del Capo dello Stato, ma non serve a nessuno forzare la realtà dicendo che ciò rappresenta un passo indietro nelle garanzie democratiche o un rischio negli equilibri costituzionali. Crediamo, invece, che il dibattito sul nuovo Senato abbia chiarito a tutti la necessità di mettere mano e cambiare profondamente la legge elettorale così come approvata dalla Camera. Siamo certi ci sia un’ampia maggioranza nel Paese e nel Senato a favore di maggiori garanzie per una equilibrata rappresentanza di genere, per la modifica delle soglie, per il premio di maggioranza, e sulle modalità che permettano ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti. E su questa linea – conclude Russo – saremo impegnati non appena l’Italicum arriverà in discussione una volta concluso l’iter della riforma del Senato’.

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