“E’ un insegnamento importante quello che traggo dall’impegno e dallo stile di Lucio Toth. uno dei più importanti studiosi delle vicende dei confini orientali che ha rappresentato con nobiltà d’animo e competenza la memoria degli esuli giuliano dalmati anche nel non facile contesto delle commissioni storico-culturali promosse da Italia nell’ambito di cui si è fatto apprezzare da tutti per la capacità di coniugare idealità e gentilezza”.
Così il senatore del Partito democratico Francesco Russo intervenendo in aula a Palazzo Madama nel corso della commemorazione di Lucio Toth, storico e senatore della Repubblica nella X legislatura recentemente scomparso.
“Toth pur mantenendo ben chiara la propria ispirazione e la propria identità di patriota geloso delle sue radici culturali e della memoria dell’esodo – ha sottolineato Russo – lavorò sempre nelle istituzioni e con le istituzioni, affinché i drammi del secolo scorso fossero patrimonio di tutti e monito per le future generazioni. Nel 2009 un dialogo pubblico fra Toth ed il senatore Milos Budin, autorevole rappresentante della comunità slovena, ha rappresentato un bell’esempio di come esponenti di culture che la storia aveva portato ad essere “nemiche” potessero essere protagonisti di una visione di futuro in cui le diversità non rinnegano la propria storia ma fanno tesoro dei reciproci errori, imparando a rispettarsi per costruire un futuro comune. Anche oggi, a destra come a sinistra, in Europa e nel nostro Paese si manifesta la tentazione di risvegliare i demoni e le divisioni del ‘900 magari per lucrarne consenso politico, la sua lezione resta un faro – ha concluso Russo – E’ per questo che vogliamo ringraziarlo e ricordarlo anche oggi in quest’aula”.


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