‘Presenterò tre emendamenti al ddl sulla buona scuola’
‘Quando il ddl sulla buona scuola arriverà in Senato presenterò tre emendamenti. Due di questi recepiscono il contenuto del mio ddl che introduce l’innalzamento dell’obbligo scolastico da 10 a 12 anni e l’insegnamento delle discipline giuridiche ed economiche in tutti i bienni delle scuole secondarie superiori’. Lo ha affermato il senatore del Pd Roberto Ruta a margine del convegno che si è tenuto questo pomeriggio al Senato su ‘Insegnanti per la Cittadinanza europea. Oltre le educazioni: Diritto e Economia politica in tutte le scuole’ al quale ha partecipato, tra gli altri, Luigi Berlinguer già ministro dell’Istruzione e il dott. Chiappetta, direttore generale del Miur.
‘Insegnare diritto ed economia ai ragazzi dai 14 ai 16 anni darà loro maggiori strumenti di conoscenza – continua – e più consapevolezza per muoversi nel mondo del lavoro. Il terzo emendamento che presenterò tutelerà la figura del preside. Nel ddl buona scuola, infatti, la figura del dirigente scolastico rischia di diventare autoritaria e non autorevole. Il mio emendamento capovolgerà questo schema perché il preside possa svolgere il suo ruolo con l’autorevolezza che merita. Per quanto riguarda le graduatorie dei concorsi – conclude il senatore del Pd – serve un ulteriore approfondimento perché i diritti e le aspettative legittime di migliaia di insegnanti devono essere tutelate meglio e con maggiore attenzione’.
‘Insegnare diritto ed economia ai ragazzi dai 14 ai 16 anni darà loro maggiori strumenti di conoscenza – continua – e più consapevolezza per muoversi nel mondo del lavoro. Il terzo emendamento che presenterò tutelerà la figura del preside. Nel ddl buona scuola, infatti, la figura del dirigente scolastico rischia di diventare autoritaria e non autorevole. Il mio emendamento capovolgerà questo schema perché il preside possa svolgere il suo ruolo con l’autorevolezza che merita. Per quanto riguarda le graduatorie dei concorsi – conclude il senatore del Pd – serve un ulteriore approfondimento perché i diritti e le aspettative legittime di migliaia di insegnanti devono essere tutelate meglio e con maggiore attenzione’.