‘L’Ue deve recuperare un intento comune, anche nella politica militare’
‘Esprimo dolore profondo per le vittime e tutta la nostra solidarietà per un paese fratello e per una città che rappresenta per tutti noi un simbolo di convivenza e di valori quali la libertà, la democrazia, la giustizia e l’inclusione sociale che sono i valori dell’Europa. Un pensiero speciale va alla famiglia di Valeria Solesin, anche per la sobrietà con cui affronta questo incolmabile dolore. Il sorriso di Valeria, impegnata, colta studiosa e solidale è il volto futuro dell’Europa e anche un volto, come quello delle altre giovani vittime, che ci intima a rimanere uniti e a trovare una soluzione’. Lo ha detto il senatore Gian Carlo Sangalli, capogruppo del Pd in Commissione Esteri, nell’aula del Senato.
‘Alle vittime di Parigi – ha proseguito Sangalli – ma anche quelle di Beirut, dell’aereo russo del Sinai, di Tunisi, di Garissa e di tutti gli attentati che si sono susseguiti dall’11 settembre 2001 dobbiamo un impegno culturale, cooperativo, politico e anche militare. A partire da noi, dall’Italia e dall’Europa, è necessaria grande unità tra le forze politiche e apprezzo il grande appello in questo senso fatto dal governo. Riconosciamo anche l’ottimo lavoro svolto dalle nostre forze dell’ordine, dall’esercito e dall’intelligence per la nostra sicurezza. Per combattere il terrorismo dell’Isis ed estirpare la sua capacità di attrazione serve la politica e all’Europa è mancata un’iniziativa unitaria e una politica militare comune. Il vertice di Vienna va in questa direzione. Questo non è il momento di usare la politica internazionale per la politica interna, ma è il momento dell’unità, della serenità e del rigore’.

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