‘Conosciamo le compagnie di assicurazioni e anche le loro cattive abitudini, per questo non devono averla vinta’. Lo ha detto il senatore Giancarlo Sangalli, vicepresidente della Commissione Bilancio, nel corso della manifestazione dei carrozzieri questa mattina a piazza Montecitorio per protestare contro le misure previste nel decreto Destinazione Italia.
‘Il Pd – ha proseguito Sangalli – è per un vero mercato libero e concorrenziale in cui i cittadini possano avere la possibilità di scelta. Alcune delle norme contenute nel decreto non vanno in questa direzione e devono essere corrette poiché pongono una spada di Damocle su quelle imprese di autocarrozzeria che, con la loro attività, danno un grande contributo all’economia italiana. Nel momento in cui bisogna favorire la ripresa, la politica ha il dovere di creare condizioni perché ciò avvenga. Ecco perché non resteremo muti di fronte a misure che creano l’effetto opposto diminuendo il numero di aziende che possono beneficiare di un mercato aperto e di una concorrenza vera. È ora – ha concluso il parlamentare democratico – che il settore delle assicurazioni comprenda che l’Italia sta voltando pagina, anche nei suoi meandri più protetti dove si annidano dannosi e ingiustificati abusi di posizione dominante’.
‘Il Pd – ha proseguito Sangalli – è per un vero mercato libero e concorrenziale in cui i cittadini possano avere la possibilità di scelta. Alcune delle norme contenute nel decreto non vanno in questa direzione e devono essere corrette poiché pongono una spada di Damocle su quelle imprese di autocarrozzeria che, con la loro attività, danno un grande contributo all’economia italiana. Nel momento in cui bisogna favorire la ripresa, la politica ha il dovere di creare condizioni perché ciò avvenga. Ecco perché non resteremo muti di fronte a misure che creano l’effetto opposto diminuendo il numero di aziende che possono beneficiare di un mercato aperto e di una concorrenza vera. È ora – ha concluso il parlamentare democratico – che il settore delle assicurazioni comprenda che l’Italia sta voltando pagina, anche nei suoi meandri più protetti dove si annidano dannosi e ingiustificati abusi di posizione dominante’.