Modificare immediatamente, anche con provvedimento
d’urgenza, il decreto legislativo 28/2011 in materia di qualificazione degli
installatori di impianti da energie rinnovabili, per consentire ai responsabili
tecnici, titolari o dipendenti, in regola con la normativa del 2008, di
proseguire la loro attività anche dopo il 1 agosto 2013. E’ quanto chiede al
governo una mozione presentata dal senatore del Pd Gian Carlo Sangalli e
sottoscritta dai colleghi democratici Valeria Fedeli, Camilla Fabbri, Salvatore
Tomaselli, Stefano Vaccari, Gianluca Rossi, Stefano Esposito, Felice Casson,
Carlo Pegorer, Giorgio Pagliari, Roberta Pinotti e Claudio Broglia e dai
senatori del Pdl Pietro Liuzzi e Remigio Ceroni.
‘Il decreto legislativo n. 28 del 2011 – spiegano i senatori nella
mozione – in attuazione della direttiva 2009/28/CE, istituisce all’articolo 15
un sistema di qualificazione degli installatori di impianti che operano nel
settore dell’energia da fonti rinnovabili, che impedisce a larga parte di loro
di potersi qualificare. Dalle qualifiche professionali necessarie, infatti, il
decreto esclude senza motivazione gli installatori che hanno i requisiti di cui
alla lettera d) del comma 1 dell’art. 4 del regolamento 37 del 2008 e
cioè coloro che abbiano maturato un’esperienza attraverso una prestazione
lavorativa svolta come titolari o dipendenti di un’impresa abilitata nel ramo,
per un periodo non inferiore a tre anni. L’effetto della normativa sarebbe
dunque l’implicito impedimento, ai soggetti che hanno svolto esclusivamente
un’esperienza professionale, di proseguire dal 1° agosto 2013 la loro consueta
attività di installazione di pannelli solari o fotovoltaici, a biomasse, solari
termici, pompe di calore e sistemi geotermici. Ciò significherebbe, nell’attuale
fase di crisi economica, negare ad oltre 80 mila imprese attualmente in attività
la possibilità di qualificarsi e di continuare ad operare in uno dei pochi
settori di mercato che mostra ancora potenzialità di crescita. E’ per questo che
chiediamo al governo – concludono i senatori – una modifica urgente della
normativa e di prevedere, per i responsabili tecnici qualificati dalla normativa
del 2008, esclusivamente l’obbligo di frequenza del corso di aggiornamento
previsto dalla normativa vigente’.
d’urgenza, il decreto legislativo 28/2011 in materia di qualificazione degli
installatori di impianti da energie rinnovabili, per consentire ai responsabili
tecnici, titolari o dipendenti, in regola con la normativa del 2008, di
proseguire la loro attività anche dopo il 1 agosto 2013. E’ quanto chiede al
governo una mozione presentata dal senatore del Pd Gian Carlo Sangalli e
sottoscritta dai colleghi democratici Valeria Fedeli, Camilla Fabbri, Salvatore
Tomaselli, Stefano Vaccari, Gianluca Rossi, Stefano Esposito, Felice Casson,
Carlo Pegorer, Giorgio Pagliari, Roberta Pinotti e Claudio Broglia e dai
senatori del Pdl Pietro Liuzzi e Remigio Ceroni.
‘Il decreto legislativo n. 28 del 2011 – spiegano i senatori nella
mozione – in attuazione della direttiva 2009/28/CE, istituisce all’articolo 15
un sistema di qualificazione degli installatori di impianti che operano nel
settore dell’energia da fonti rinnovabili, che impedisce a larga parte di loro
di potersi qualificare. Dalle qualifiche professionali necessarie, infatti, il
decreto esclude senza motivazione gli installatori che hanno i requisiti di cui
alla lettera d) del comma 1 dell’art. 4 del regolamento 37 del 2008 e
cioè coloro che abbiano maturato un’esperienza attraverso una prestazione
lavorativa svolta come titolari o dipendenti di un’impresa abilitata nel ramo,
per un periodo non inferiore a tre anni. L’effetto della normativa sarebbe
dunque l’implicito impedimento, ai soggetti che hanno svolto esclusivamente
un’esperienza professionale, di proseguire dal 1° agosto 2013 la loro consueta
attività di installazione di pannelli solari o fotovoltaici, a biomasse, solari
termici, pompe di calore e sistemi geotermici. Ciò significherebbe, nell’attuale
fase di crisi economica, negare ad oltre 80 mila imprese attualmente in attività
la possibilità di qualificarsi e di continuare ad operare in uno dei pochi
settori di mercato che mostra ancora potenzialità di crescita. E’ per questo che
chiediamo al governo – concludono i senatori – una modifica urgente della
normativa e di prevedere, per i responsabili tecnici qualificati dalla normativa
del 2008, esclusivamente l’obbligo di frequenza del corso di aggiornamento
previsto dalla normativa vigente’.