‘La Rai deve tutelare la qualità del servizio pubblico e tener conto del preoccupante calo di ascolti e delle perdite di pubblicità, in particolare nella fascia dalle 15 alle 18 quando Raiuno è in costante calo di ascolti nei confronti di Canale 5′. E’ quanto chiede il sen. Francesco Scalia dopo che l’azienda, a seguito di un’interrogazione dello stesso senatore del Pd, ha confermato, tra l’altro, che la rimozione di Daniel Toaff, vicedirettore di Raiuno e ideatore de ‘La vita in diretta’, ‘è stato incentivato all’esodo senza prevedere, analogamente alle modalità adottate nei confronti di tutti i dipendenti incentivati, clausole di non concorrenza’.
Una decisione ‘pagata a caro prezzo’, non solo economicamente, accusa Scalia. ‘Gli 800 mila euro si sarebbero potuti risparmiare, visto che Toaff due anni dopo sarebbe andato in pensione’, osserva Scalia, e che ‘è successivamente passato a Mediaset, contribuendo alla crescita di ascolti di ‘Domenica Live’.
‘Si tratta di una vicenda – conclude Scalia – che rende evidente quanto sia necessario e urgente applicare da parte della dirigenza Rai una maggiore attenzione alla tutela degli interessi aziendali e, in particolare, al delicato ruolo di servizio pubblico che si trova a svolgere’.

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