“Con l’approvazione della risoluzione, si aggiunge un ulteriore contributo nazionale ad uno degli impegni più caratterizzanti dell’Unione Europea degli ultimi anni, che, sfruttando le sinergie tra politiche per l’energia e politiche per la decarbonizzazione, è volto a perseguire gli obiettivi di risparmio energetico, efficienza energetica, sviluppo delle energie rinnovabili e lotta ai cambiamenti climatici.” Lo dichiara il senatore del PD Francesco Scalia, relatore in Commissione Industria sulla proposta di direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio che modifica la precedente direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia. Si tratta di un provvedimento inserito nell’ambito del pacchetto legislativo ‘Energia pulita per tutti gli europei’, che traduce in pratica il principio essenziale dell’Unione dell’energia: ‘Efficienza energetica al primo posto’.

“Considerato – spiega Scalia – che quasi il 40 per cento del consumo energetico finale (e il 36 per cento delle emissioni di gas serra) deriva attualmente da case, uffici, negozi e altri edifici, e che le stime europee ci raccontano che circa il 75 per cento di questi è inefficienti, il 35 per cento ha più di 50 anni, il 44 per cento delle finestre è ancora privo dei doppi vetri, si impone come non rinviabile un innalzamento dei livelli di prestazione energetica degli edifici, anche perché in grado di determinare vantaggi in termini di aumento per circa lo 0,4% del PIL comunitario, di rafforzare – conclude il parlamentare dem – la competitività delle imprese e generare attivi occupazionali consistenti”.


Ne Parlano