“No alla Dad a scuola e nelle
università per l’anno che si apre a settembre, senza se e senza
ma”. E’ quanto ribadisce il senatore del Pd Andrea Ferrazzi,
capogruppo dem nella Commissione Ambiente, che ha rivolto
un’interrogazione ai ministri dell’Istruzione, dell’Università e
della ricerca e della Salute, sottoscritta anche dai colleghi
Rampi, Rojc, Rossomando, D’Arienzo, Marilotti, Stefàno, Laus,
Biti, Iori, Alfieri, Pittella, Fedeli, Margiotta, Astorre,
Boldrini, Parrini, Manca, D’Alfonso e Taricco.
Nell’interrogazione Ferrazzi e i senatori del Pd riportano le
preoccupazioni di presidi e docenti, espresse sui media, “di
dover comunque prevedere misure di didattica a distanza,
limitate a una quota di studenti, nel nuovo anno scolastico. Tra
i problemi segnalati, il mantenimento del metro di distanza,
nonostante le vaccinazioni”. “Preoccupano anche le dichiarazioni
del governatore Zaia – spiega Ferrazzi – che ha proposto di
posticipare l’inizio dell’anno scolastico a fine settembre per
sostenere il settore turistico”
“L’istruzione scolastica e universitaria dei nostri bambini e
ragazzi deve essere una priorità assoluta – spiega Ferrazzi – la
Dad ha garantito la continuità dei servizi di istruzione, ma
sappiamo che ha generato numerosi problemi anche di carattere
psicologico e acuito le disuguaglianze tra i cittadini. Per
questo chiediamo ai ministri competenti quali iniziative
intendano adottare per garantire che l’inizio dell’anno
scolastico avvenga entro e non oltre il 20 settembre in tutto
il territorio nazionale in piena modalità in presenza,
intensificando la campagna vaccinale dai 12 anni in sù,
realizzando gli investimenti nelle strutture scolastiche per
rispettare le distanze e aggiornando i protocolli di sicurezza”.


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