‘Nel pomeriggio di oggi abbiamo avuto un incontro al ministero dell’Interno con il sottosegretario Giampiero Bocci. Tema dell’incontro l’annunciato provvedimento di accorpamento delle Prefetture e la conseguente riorganizzazione delle amministrazioni periferiche dello Stato, nonché la situazione della Provincia di Biella che attende il ‘giudizio’ dell’Amministrazione centrale sul riequilibrio di bilancio che ha presentato al Ministero. Come parlamentari biellesi abbiamo ribadito che lo spirito della riforma delle amministrazioni periferiche dello Stato non è la mera riproposizione di quanto esisteva prima del 1990 e che, quindi, non è accettabile un semplice assorbimento della Prefettura di Biella in quella di Vercelli, con conseguente declassamento dei vari uffici periferici delle amministrazioni statali oggi decentrati in Biella’. Lo scrivono in una nota i senatori biellesi Nicoletta Favero e Gianluca Susta.
‘Il sottosegretario Bocci – proseguono i senatori nella nota – ha innanzi tutto rassicurato sui tempi di definizione e approvazione dei decreti attuativi delle varie leggi che in materia si sono succedute dal 2012 a oggi. Ciò significa che non abbiamo alcuna ‘spada di Damocle’ sulla testa, che la discussione è aperta e che si può intervenire sia sui criteri su cui si fonderanno i decreti stessi (su questi ci sarà un prossimo incontro con i funzionari ministeriali che li stanno definendo), sia sugli obiettivi politici e istituzionali che, nel rispetto della legge, i decreti dovranno rispettare. Nel merito dei provvedimenti, il sottosegretario Bocci ha chiaramente detto che sarebbe auspicabile e decisiva un’intesa a livello locale tra i territori di Biella e Vercelli, intesa che Roma sarebbe disposta a far sua, svolgendo, se necessario, anche un’azione di supporto e di mediazione, senza rinunciare al suo ruolo decisionale in caso di disaccordo.
Tenuto conto che la riorganizzazione degli Uffici Territoriali del Governo (ex Prefetture) e degli uffici decentrati delle Amministrazioni centrali (comandi militari, di polizia, vigili del fuoco, soprintendenze, banca d’Italia, camere di commercio, ex provveditorati agli studi e alle opere pubbliche, ecc.) va di pari passo con la definizione del nuovo ente intermedio (ex province) che prossimamente sarà oggetto di un provvedimento che andrà in Aula in Consiglio regionale, è a nostro avviso indispensabile che i Presidenti delle amministrazioni comunali, delle Unioni dei Comuni e delle Comunità Montane nonché i Sindaci dei Comuni capoluogo delle province di Biella e di Vercelli si incontrino al più presto e definiscano, innanzi tutto, gli obiettivi di un processo di ricomposizione amministrativa e gestionale dei servizi periferici dello Stato sui territori di Biella e Vercelli, da sottoporre al ministero dell’Interno e poi concorrano, con Verbania e Novara, alla definizione di come gestire i servizi sovracomunali e regionali dell’ ‘area vasta’ di Biella-Novara-Verbania e Vercelli. Solo così facendo potremo evitare soluzioni centraliste che inevitabilmente risulterebbero penalizzanti per qualcuno e in contrasto con lo ‘spirito’ della riforma che si pone l’obiettivo di meglio organizzare sui territori la presenza dei servizi dello Stato secondo le esigenze del 21° e non del 20° secolo’.
‘Il sottosegretario Bocci – proseguono i senatori nella nota – ha innanzi tutto rassicurato sui tempi di definizione e approvazione dei decreti attuativi delle varie leggi che in materia si sono succedute dal 2012 a oggi. Ciò significa che non abbiamo alcuna ‘spada di Damocle’ sulla testa, che la discussione è aperta e che si può intervenire sia sui criteri su cui si fonderanno i decreti stessi (su questi ci sarà un prossimo incontro con i funzionari ministeriali che li stanno definendo), sia sugli obiettivi politici e istituzionali che, nel rispetto della legge, i decreti dovranno rispettare. Nel merito dei provvedimenti, il sottosegretario Bocci ha chiaramente detto che sarebbe auspicabile e decisiva un’intesa a livello locale tra i territori di Biella e Vercelli, intesa che Roma sarebbe disposta a far sua, svolgendo, se necessario, anche un’azione di supporto e di mediazione, senza rinunciare al suo ruolo decisionale in caso di disaccordo.
Tenuto conto che la riorganizzazione degli Uffici Territoriali del Governo (ex Prefetture) e degli uffici decentrati delle Amministrazioni centrali (comandi militari, di polizia, vigili del fuoco, soprintendenze, banca d’Italia, camere di commercio, ex provveditorati agli studi e alle opere pubbliche, ecc.) va di pari passo con la definizione del nuovo ente intermedio (ex province) che prossimamente sarà oggetto di un provvedimento che andrà in Aula in Consiglio regionale, è a nostro avviso indispensabile che i Presidenti delle amministrazioni comunali, delle Unioni dei Comuni e delle Comunità Montane nonché i Sindaci dei Comuni capoluogo delle province di Biella e di Vercelli si incontrino al più presto e definiscano, innanzi tutto, gli obiettivi di un processo di ricomposizione amministrativa e gestionale dei servizi periferici dello Stato sui territori di Biella e Vercelli, da sottoporre al ministero dell’Interno e poi concorrano, con Verbania e Novara, alla definizione di come gestire i servizi sovracomunali e regionali dell’ ‘area vasta’ di Biella-Novara-Verbania e Vercelli. Solo così facendo potremo evitare soluzioni centraliste che inevitabilmente risulterebbero penalizzanti per qualcuno e in contrasto con lo ‘spirito’ della riforma che si pone l’obiettivo di meglio organizzare sui territori la presenza dei servizi dello Stato secondo le esigenze del 21° e non del 20° secolo’.