“Dopo l’approvazione da parte dell’Assemblea capitolina della mozione per lo sgombero di Casapound il ministro Salvini non può più far finta di niente: dica quando verrà fatta rispettare la legalità e si procederà alla fine dell’occupazione abusiva dell’immobile”. Lo chiede la senatrice del Pd Monica Cirinnà con un’interrogazione urgente al ministro dell’Interno firmata insieme a Luigi Zanda, Bruno Astorre, Annamaria Parente, Andrea Marcucci, Franco Mirabelli, Teresa Bellanova e Antonio Misiani.
“E’ finita l’ora delle chiacchiere e della propaganda – aggiunge – Il ministro dell’Interno deve dimostrare analoga determinazione, celerità e fermezza manifestata in altre situazioni e stabilire tempi rapidi e certi per lo sgombero di Casapound”.

Di seguito testo interrogazione
Interrogazione a risposta orale con carattere di urgenza

Al Ministro dell’Interno

Premesso che:
a partire dal 2003, individui e famiglie legate al partito politico di ispirazione neofascista Casa Pound hanno abusivamente occupato l’immobile sito in Roma, Via Napoleone III n. 8, di proprietà demaniale e attribuito alla gestione del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca;
a partire da tale data, tale immobile è stato adibito a finalità abitative, ma anche ad attività politiche riconducibili al medesimo partito – ivi comprese ronde e azioni ostili nei confronti della popolazione straniera residente nel quartiere Esquilino – come testimonia l’apposizione sulla facciata del medesimo edificio di vistosa insegna recante il nome del suddetto partito;
nonostante l’evidente situazione di abuso, conclamata e addirittura rivendicata dagli esponenti del partito e dagli occupanti, non è stata assicurata – nel caso di specie – l’applicazione della legge, in relazione tanto all’interruzione della somministrazione dei servizi di erogazione dell’acqua e dell’energia elettrica (come prescritto dall’art. 5 del D.L. 28 marzo 2014, n. 47, conv. con l. 23 maggio 2014, n. 80), quanto allo sgombero dell’immobile;
di recente, nel mese di ottobre 2018, è stato impedito alla Guardia di Finanza e alla Corte dei conti di effettuare un sopralluogo nell’immobile, a fini di verifica dell’entità del danno erariale derivante dall’abusiva occupazione dell’immobile medesimo;
Considerato che:
da qualche mese sono in corso, nella città di Roma, azioni di sgombero degli immobili abusivamente occupati, condotte d’intesa dal Comune e dal Ministero dell’Interno;
in data 29 gennaio 2018, l’Assemblea capitolina ha approvato a larga maggioranza un ordine del giorno che impegna la Sindaca di Roma ad intervenire presso la Prefettura e il Ministero al fine di assicurare che le predette azioni di sgombero riguardino anche l’immobile sito in Via Napoleone III, n. 8;
Considerato altresì che:
l’emergenza abitativa che attanaglia la città di Roma dovrebbe essere oggetto di politiche ben più articolate, volte alla garanzia effettiva del diritto all’abitare per le persone e le famiglie in condizioni di particolare vulnerabilità sociale;
tuttavia, le azioni di sgombero in corso, una volta intraprese, non possono avvenire selettivamente, ma devono riguardare tutti gli immobili oggetto di occupazione abusiva, indipendentemente dalla contiguità degli occupanti a questa o quella forza politica;
peraltro, il protrarsi di tale situazione di illegalità trasmette alla cittadinanza l’immagine dell’impunità di una forza politica dichiaratamente neofascista che, come tale, dovrebbe essere oggetto di un attento controllo da parte della pubblica autorità, con ciò aumentando la sensazione di insicurezza degli abitanti del quartiere Esquilino
si chiede di sapere
quali iniziative e misure intenda intraprendere il Ministro in indirizzo al fine di ripristinare la legalità ed assicurare il definitivo e sollecito sgombero dell’immobile demaniale abusivamente occupato.


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