Noi accusati di frenare non tocchiamo palla da due mesi
”Sulla modifica del calendario abbiamo scelto di non partecipare al voto. Da due mesi quelli del Pd accusati di frenare non toccano palla in commissione Affari Costituzionali. Eppure il testo di riforma del Senato non e’ ancora pronto. Del Titolo V si e’ discusso solo in modo sommario, il nodo dell’elezione del Presidente della Repubblica non e’ stato risolto. C’e’ da chiedersi chi freni, in realta’, e perché Renzi non lo dica chiaramente. Ora pero’ la Conferenza dei Capigruppo non concede neppure 24 ore di tempo per leggere un testo di riforma ampiamente modificato da quello base e che ancora non c’e’ nella sua versione definitiva, prima di portarlo in aula. Scelta discutibile e assai poco comprensibile. Tuttavia non siamo stati noi, neppure oggi, a frenare. Per questo non ci siamo uniti alle opposizioni che, con buone ragioni, hanno votato contro la proposta di calendario. Ci chiediamo se questo ulteriore atto di responsabilita’ servira’ a fermare un’incomprensibile offensiva mediatica che svilisce un problema costituzionale riducendolo a un conflitto tra chi corre e chi frena”. Lo affermano i senatori del Pd Vannino Chiti, Erica D’Adda, Nerina Dirindin, Maria Grazia Gatti, Felice Casson, Paolo Corsini, Francesco Giacobbe, Sergio Lo Giudice, Claudio Micheloni, Corradino Mineo, Walter Tocci, Renato Turano.

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