“La presidente Casellati ci pensi bene prima di dichiarare inammissibile il nostro emendamento al ‘Decreto Agosto’ che conferisce alla Regione Veneto le funzioni relative ai servizi ferroviari Bologna-Verona-Brennero e alla Regione Friuli Venezia Giulia le funzioni relative ai servizi ferroviari sulla tratta Trieste-Venezia-Udine, a partire da gennaio 2021.Quei servizi, peraltro, porterebbero nelle casse delle due Regioni circa 220 milioni di euro fino al 2025 (circa 95 milioni di euro per il Veneto e oltre 120 milioni di euro per il Friuli Venezia Giulia) per la gestione diretta. A questo fine, abbiamo chiesto di avviare un tavolo per un accordo di programma fra gli Mit e le Regioni in modo da partire subito con le modalità di affidamento”. Lo dicono i senatori del Pd Vincenzo D’Arienzo, eletto in Veneto e Tatiana Rojc, eletta in Friuli Venezia Giulia.
“Suona strano il fatto – proseguono i due senatori dem – che altrove questo sia già in essere per i servizi ferroviari interregionali, mentre per Veneto e Friuli Venezia Giulia la possibilità sarebbe preclusa a causa del diniego della Presidente Casellati, peraltro eletta in Veneto. La sua decisione in questo senso sarebbe un grave danno per le prospettive di Veneto e Friuli Venezia Giulia e ritarderebbe di un anno la gestione di un servizio utilizzato principalmente dall’utenza pendolare residente in queste due Regioni. Chissà cosa ne pensano i due presidenti leghisti Zaia e Fedriga su questa occasione di devoluzione di competenze ostacolata dalla alleata di sempre”.


Ne Parlano