“A fine ottobre il Veneto è stato colpito da un eccezionale evento atmosferico che ha provocato ingenti danni, soprattutto in alcune province. La Regione ha dichiarato lo stato di crisi ed il Governo ha deciso lo stato di emergenza. Quindi, ci sono le condizioni per alcuni interventi che servono urgentemente. In occasione del Decreto per Genova, come per quell’emergenza, abbiamo proposto alcuni emendamenti per far fronte agli eventi alluvionali. Gli emendamenti erano la risposta alla richiesta che il governatore Zaia aveva rivolto con lettera al Governo. Zaia chiedeva di approntare per il Veneto misure di detassazione per le zone colpite”. Lo dichiarano i senatori del Pd Vincenzo D’Arienzo e Daniela Sbrollini.
“Per l’emergenza, quindi – aggiungono – abbiamo proposto l’istituzione della zona franca per il Veneto nonché misure fiscali per gli immobili danneggiati e sostegno ai lavoratori. Innanzitutto, la perimetrazione della zona franca nell’ambito del territorio dei comuni colpiti dall’alluvione. In questo modo, sarebbe stato possibile:
la sospensione delle rate dei mutui in essere, di tributi, tasse, imposte, la sospensione degli adempimenti fiscali in scadenza, la sospensione dei termini di pagamento per le forniture di energia elettrica e gas la sospensione dei contributi previdenziali, assistenziali e assicurativi; la deroga all’obbligo di pagamento dell’ecotassa sui rifiuti”.
“Poi, avevamo chiesto di escludere dalla tassazione prevista, tutti gli immobili oggetto di ordinanze sindacali di sgombero o comunque danneggiati – concludono D’Arienzo e Sbrollini – Ed infine, misure di sostegno al reddito dei lavoratori, dipendenti ed autonomi, che sono stati danneggiati e per un certo periodo di tempo non potranno lavorare. Tre misure minime per fronteggiare l’emergenza e dare ristoro ai tanti danneggiati. Invece, non solo hanno voluto sconfessare Zaia, ma il Governo ha preferito gli abusivi di Ischia e non i problemi che l’alluvione ha creato in Veneto.


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