“Approvare lo ius soli è doveroso e possibile”. Questo in sintesi il punto su cui si sono trovati d’accordo i senatori del Partito democratico che hanno presentato oggi in Sala Nassirya a Palazzo madama, insieme al professore ed ex parlamentare Massimo Livi Bacci, l’e-book “Ius soli e ius culturae: un dibattito sulla cittadinanza dei giovani migranti”, edito da Neodemos.
“E’ assolutamente obbligatorio approvarlo – ha esordito la senatrice Rosa Maria Di Giorgi, vice presidente del Senato, dobbiamo riuscire a trovare i numeri in aula e li troveremo. Ne sono sicura. In queste settimane dobbiamo impegnarci per riuscirci”.
“In capigruppo al Senato – ha ricordato la senatrice Elena Ferrara – quando altri partiti volevano mettere all’odg la legge senza avere garanzie che fosse approvata, il capogruppo Zanda aveva spiegato che portarla in aula senza la certezza dei voti equivaleva ad affossarla. Oggi siamo convinti in modo abbastanza serio di poter raggiungere il risultato”.
“Le regole del 1992 – ha spiegato il senatore Gianpiero Dalla Zuanna – vanno cambiate, ora abbiamo dieci volte gli stranieri rispetto al ’92. Non possiamo mantenere leggi non più adeguate alla situazione demografica del paese: quindi questa pdl va approvata pur con tutti i suoi limiti. Quello che presentiamo oggi non è un dossier tenero. Tuttavia la cittadinanza non è un regalo ma, per il significato che ha anche dal punto di vista giuridico, è una ratifica legale di una condizione. Non è una legge permissiva perché non vengono toccate le condizioni per cui la cittadinanza viene richiesta, non viene toccata la norma del 1992 che su questo è molto restrittiva”.
“Questo provvedimento dà un grande valore alla scuola – ha concluso Dalla Zuanna – Stabilisce che una persona ottiene la cittadinanza se ha completato un ciclo completo di istruzione invece di formare un improbabile commissione per capire se uno sia degno. Questo ruolo lo dà alla scuola”.
“Quando una persona colta, che legge e si informa, arriva a pensare che con lo ius soli si dia la cittadinanza ai figli delle donne migranti che arrivano oggi in Italia è evidente che sia stato fatto un errore di comunicazione – ha osservato il professore Livi Bacci – Mi auguro che si riesca ad approvare questa legge che non fa rivoluzioni perché già attualmente esiste lo ius soli, è solo dilazionato a 18 anni. Se la pdl venisse approvata non farà altro che accelerare la concessione della cittadinanza a ragazzi e ragazze che l’avrebbero avuta dopo 15, 10 anni. Acceleriamo solo un processo, lo ius soli già esiste” ha concluso l’ex senatore.


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