Nell’interpellanza con procedimento abbreviato al Senato
sulla situazione degli impianti
siderurgici ex Ilva il Partito democratico chiede di sapere
“se corrisponda al vero che il ministro Fitto abbia
sottoscritto, in luogo del ministro delle Imprese e del made
in Italy competente per materia, un memorandum con
l’amministratore delegato di AdI (Acciaierie d’Italia, ndr)
e Arcelor Mittal e se corrisponda al vero l’intenzione del
governo di procedere alla cessione delle quote pubbliche ad
Arcelor Mittal, rinunciando al percorso finalizzato a
portare Invitalia al 60 per cento del capitale di AdI”.
L’interpellanza verra’ presentata oggi nella seduta d’Aula.
Inoltre il Pd chiede “se si intenda rendere pubblici i
contenuti del memorandum e quali siano le condizioni e le
prospettive per AdI e la strategia che si intende mettere in
atto, in assenza di un piano industriale, per garantire la
continuita’ aziendale e i livelli occupazionali di una
realta’ di importanza strategica per il Paese”. E ancora nel
testo dell’interpellanza si domanda “se si intenda rendere
note le disponibilità del Fsc e se queste siano sufficienti
a garantire il ripristino dell’intervento previsto per
l’impianto del preridotto di ferro nello stabilimento di
Taranto e il rifinanziamento di tutte le misure definanziate
dal Pnrr, e se sia intenzione del governo mettere a carico
delle spettanze della regione Puglia una quota consistente
degli interventi previsti per il sito”.
Il Partito democratico chiede quindi
“quali misure si intenda adottare al fine di rimuovere il
rinvio sine die degli interventi di ambientalizzazione del
sito, tenuto conto del giudizio pendente presso la Corte di
giustizia della Ue e del parere espresso dalla Commissione
europea sulla legittimita’ delle autorizzazioni ambientali
concesse allo stabilimento ex Ilva di Taranto; se si intenda
istituire un tavolo permanente, con il coinvolgimento delle
istituzioni locali, finalizzato a fronteggiare il complesso
delle problematiche relative alla gestione degli impianti ex
Ilva e all’attuazione dei progetti relativi all’area di
Taranto in materia di bonifica e risanamento ambientale,
transizione ecologica degli impianti, tutela della salute e
salvaguardia dei livelli occupazionali, e alla stesura di un
accordo di programma di durata pluriennale per il
raggiungimento dei predetti obiettivi”. Infine i democratici
chiedono “se sia intenzione del governo favorire la
dismissione di altri importanti impianti siderurgici in
Italia, a partire da quello di Piombino, e quali iniziative
si intenda adottare per fronteggiare la preoccupante
situazione anche negli stabilimenti ex Ilva di Genova
Cornigliano e Novi Ligure, dove si sono registrati anche
recentemente il blocco delle produzioni e un aumento della
cassa integrazione, effetto della mancanza di un piano
industriale serio nonostante le ripetute dichiarazioni fatte
al riguardo”


Ne Parlano