“In un solo comunicato di accusa ai senatori veneti del Pd, il Movimento 5 Stelle riesce ad infilare due errori madornali, dimostrando che i grillini presentano mozioni al solo scopo di fare confusione e con l’intento di far parlare di sé i media”. Lo dicono i senatori del Pd Laura Puppato, Giorgio Santini, Rosanna Filippin e Gianpietro Dalla Zuanna, rispondendo alle dichiarazioni alle dichiarazioni di Cappelletti, Endrizi e Girotto.

 

“Il primo errore – dicono i senatori – evidenzia una totale mancanza di conoscenza dei principi fondamentali su si cui reggono le democrazie occidentali, ovvero la precisa separazione del potere giudiziario da quelli legislativo ed esecutivo. Il Parlamento non può richiedere o peggio emanare condanne, che sono appannaggio della magistratura, se fosse il contrario salterebbe l’intero Stato di diritto. Una mozione come quella proposta era fumo negli occhi e si configura come un’interferenza, pure indebita, nel lavoro della magistratura”.

 

“Il secondo errore, vede una (voluta?) carenza di tecnica parlamentare che, dopo 4 anni mal si giustifica. Infatti è noto che il dibattito sul decreto banche arriva in senato martedì 25 luglio, cioè tra 7 giorni, dunque quella sarà la sede in cui presentare emendamenti o ordini del giorno che verranno approvati o respinti e su questi atti si valuterà l’interesse alla migliore soluzione del problema creato dalle Banche Venete. Inoltre a onor del vero, i colleghi 5S dovrebbero sapere che i colleghi PD veneti che siedono alla Camera dei deputati hanno fatto approvare ben 3  ordini del giorno che contengono impegni per il Governo tra cui : “..mettere la magistratura nelle condizioni di svolgere al meglio il proprio operato, con documenti, atti e quant’altro in possesso del Parlamento o delle sue commissioni”. Le accuse dei 5s al PD sono davvero  assurde, la coerenza con cui stiamo portando avanti l’interesse del nostro territorio e’ rafforzata da atti, sempre più cogenti, volti a risolvere un problema enorme, creato dall’irresponsabilità di pochi, al sociale e all’economia del Veneto e non solo..”, concludono i senatori del Pd .

 


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