“Condividiamo l’allarme lanciato dalla Confederazione Oncologi Cardiologi Ematologi (Foce) che denuncia oggi la gravissima situazione degli ospedali e in particolare dei Pronto Soccorso, causata dalla mancata campagna vaccinale, che ha comportato in contemporanea un picco di influenza e la recrudescenza del Covid. Le preoccupazioni dei medici del Foce si associano quelle espresse dai medici dell’emergenza urgenza e degli infermieri. Come sottolinea il Foce, il virus del Covid non è mai scomparso, ma questo governo lo ha rimosso dal dibattito pubblico. Mentre i cittadini italiani colpiti dovrebbero ora chiedere i danni al ministro della Salute Schillaci per le giornate passate a letto durante le feste e per il rischio al quale sono esposti. Il ministero e il governo infatti non solo non si sono impegnati nella campagna vaccinale e nella prevenzione, ma con un atteggiamento di superficialità hanno di fatto scoraggiato i cittadini a fare ricorso ai vaccini antinfluenzale e anti Covid, nonostante i nostri ripetuti appelli. Dopo una pandemia grave come quella del Covid, non ci saremmo mai aspettate di doverci trovare in una situazione come questa, con gli ospedali e gli operatori sanitari ancora sotto pressione e i pazienti a rischio e di questo chiediamo conto al governo con un’interrogazione”. Lo dicono le senatrici del Pd della Commissione Affari sociali, sanità, lavoro e previdenza sociale Sandra Zampa, Ylenia Zambito, Susanna Camusso e Annamaria Furlan. “Come scrive il Foce – proseguono le senatrici – si è passati da 40-50 decessi per Covid alla settimana a luglio/agosto 2023 a 150 morti a ottobre, a 290 a novembre, a 425 a fine dicembre per arrivare, nel 2024, a 371 in quest’ultima settimana. Dall’inizio della campagna vaccinale autunno-inverno al 4 gennaio 2024, nel nostro Paese sono stati vaccinati meno di 2 milioni di cittadini, solo il 13,6% degli ultraottantenni, il 10,3% dei 70-79 enni e solo il 4,7% dei cittadini tra i 60-69 anni. Le vaccinazioni sono crollate a picco, determinando una situazione grave in concomitanza con l’influenza che ha un costo economico, sociale e umano altissimo”.


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