«Era già capitato anche in passato. Una richiesta che mi ha fatto strabuzzare gli occhi, del tutto sovrapponibile alle posizioni della Lega di Borghi e Vannacci. Abbiamo già vissuto la stagione gialloverde, forse il peggior governo della storia repubblicana. Ci è bastato e avanzato. Leggere una apertura sul gas russo nel giorno in cui Kiev è stata massacrata da missili e droni, morti e feriti, palazzi sventrati, ecco: c`è davvero un limite al cinismo».
Il Pd ha votato contro.
«Una decisione giusta e responsabile (come quella sacrosanta di Schlein di sentire Meloni) in linea con quello che il Pd ha messo sull`Ucraina nella sua risoluzione e con i voti che abbiamo fatto finora, che hanno sempre ribadito, dal primo giorno della aggressione russa, il sostegno politico, umanitario e militare alla resistenza di Kiev».
Non dovreste chiarire con il M55?
«Sull`Ucraina mi pare ci sia una differenza fondamentale e insanabile, e non è cosa da poco, visto che parliamo di un conflitto cruciale per il futuro dell`Europa. Mi auguro che, quando si farà più vicina la costruzione di una alternativa alla destra al governo, possa esserci un ravvedimento operoso da parte del M5S, su questo come su vari altri punti. Resto fiducioso, contra spem. Per esempio: non vorrei che dalla drammatica situazione in cui versa lo scenario internazionale, i partiti traessero la lezione sbagliata. Abdicando alla necessità e alla urgenza di costruire una difesa europea e cedendo alle sirene antiNato di sovranisti e rossobruni. Passi indietro su questo sarebbero un favore, che non possiamo permetterci, a Putin e ai nemici dell`Europa».


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