“Insieme staranno oppure insieme
cadranno”. Il senatore Filippo Sensi (Pd) esperto di
comunicazione politica e di campagne presidenziali americane
ricorre a una celebre espressione latina (simul stabunt, simul
cadent)per spiegare ai microfoni del podcast di AGI ‘America
2024′ perchè, a suo avviso, le due candidature – quella del
Presidente uscente democratico e dell’ex inquilino repubblicano
della Casa Bianca – sono di fatto legate a doppio filo.
Se venisse a meno uno, sintetizza Sensi, verrebbe meno anche
l’altro
All’indomani della vittoria di Donald Trump alle primarie
repubblicane del New Hampshire, il Presidente uscente Joe Biden
“resta in campo ed e’ il candidato”, constata Sensi affermando
di “non vedere in campo alternative” credibili alla sua
candidatura. “Per la sua età e anche per la sua storia – ha
proseguito – la candidatura Biden, l’uomo che ha sconfitto Trump
(n.d.r. nelle presidenziali del 2020)si regge insieme a quella
di Donald Trump. Simul stabunt, avrebbero detto gli antichi.”
Al momento, “piani ‘B’ o astri nascenti in campo democratico non
ce ne sono: se c’e’ Trump c’e’ Biden”, ha concluso Sensi,
escludendo per ora la possibilita’ di alternative in entrambi
gli schieramenti e questo nonostante l’indubbio ‘appeal’ di una
candidatura repubblicana piu’ ‘fresca’ e ispirata ai valori
tradizionali del Grand Old Party come quella dell’ex
ambasciatrice Usa alle Nazioni Unite, Nikki Haley.(AGI)Sub
Rispetto al fatto che la Premier italiana, Giorgia Meloni,
si e’ detta disponibile a lavorare con
qualsiasi Presidente americano vinca le prossime elezioni,
l’ex spin doctor del Pd ha rimarcato come “il voto statunitense per
Giorgia Meloni sarà molto importante: se lei votasse dovrebbe
decidere che Giorgia Meloni vota”. “La Meloni della campagna
elettorale, la leader politica, sicuramente avrebbe votato per
Trump; ma la Giorgia Meloni presidente del Consiglio, con la
responsabilita’ che ha oggi e con una chimica personale
apparentemente molto buona con il Presidente Biden, ha aggiunto
il senatore, un voto per Trump lo darebbe sicuramente meno a
cuor leggero”. (AGI)


Ne Parlano