
“La scomparsa di Papa Francesco ci priva di una voce significativa che ha saputo interrogare credenti e non credenti: merita il nostro ricordo e il nostro cordoglio, non merita l’ipocrisia di chi deporta migranti, nega l’emergenza climatica e nega le cure a chi non se le puo’ permettere. Oggi ci troviamo nel cuore delle istituzioni della Repubblica laica e antifascista: il modo migliore e’ coglierne il messaggio con coerenza. La nostra vicinanza come Pd in questa dolorosa perdita va alla comunita’ cattolica e a tutti coloro che vogliono portarne avanti l’impegno“. Lo dice la segretaria del Pd, Elly Schlein, intervenendo in Aula a Montecitorio durante la commemorazione di Papa Francesco.
“Il modo migliore è cogliere l’esempio di coerenza tra quello che diceva e quello che faceva”, insiste Schlein, “sulla pace a Gaza e in Ucraina, sul contrasto alle disuguaglianze, sull’accogliere anziché respingere chi fugge da una guerra, sul cambiare un modello di sviluppo che sta creando disuguaglianze“.
“Papa Francesco ha segnato profondamente un’epoca: primo pontefice proveniente dall’America Latina, ha ispirato milioni di persone e rappresenta un’eredità spirituale e morale che continuerà a vivere ben oltre il suo tempo. Ha saputo interpretare le sfide del nostro tempo con uno spirito profetico: il grido della Terra e il grido degli ultimi sono stati al centro della sua azione pastorale e diplomatica. La sua enciclica ‘Laudato si’ resta un faro etico per la comunità internazionale, un invito pressante alla responsabilità collettiva. In queste ore ho provato a cercare alcune parole fra le tante che emergono luminose dai dodici anni di Jorge Mario Bergoglio. E la prima parola è esempio. Papa Francesco è stato soprattutto un testimone del Vangelo, della parola di Cristo, è stato il buon samaritano; Jorge Mario Bergoglio è stato lui stesso viva testimonianza delle sue parole. A Lampedusa, a Regina Coeli: la parola, l’esempio, la misericordia, l’umanità. La vita e il pontificato di Jorge Mario Bergoglio sono state una lezione morale, politica e sociale perché, in un mondo dove tutti si arrogano il diritto di discettare sugli ultimi, su chi sono, lui ne ha condiviso fino in fondo i dolori e le speranze, combattendo ‘la cultura dello scarto’ che getta via gli anziani, i poveri, i migranti, denunciando i mali del capitalismo selvaggio, l’abisso delle disuguaglianze, l’orrore del traffico di esseri umani, l’ignominia dello sfruttamento del lavoro. Un messaggio che risuona nel profondo di ognuno di noi, soprattutto, di chi fa politica intesa come ‘vocazione nobile’ tesa esclusivamente al bene comune che è, prima di ogni altra cosa, prendersi cura dei più fragili. Un artigiano di pace che in un mondo dove si moltiplica l’odio e si innalzano muri, ha percorso instancabilmente la via del dialogo, dell’accoglienza e della convivenza. Mario Bergoglio, Francesco, il Papa venuto dalla fine del mondo“. Lo scrive sui social il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia.