Maria Spilabotte in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, designando il 25 Novembre come data della ricorrenza, rivolge una dichiarazione sul delicato tema: “Oggi il femminicidio è una vera e propria emergenza nazionale, purtroppo è divenuta la prima causa di morte per le donne italiane tra i 15 e 55 anni di età. A questo aggiungiamo gli abusi, lo stalking e le violenze che spesso le donne sono costrette a subire, dalle percosse fino a casi gravissimi. I Governi Letta, Renzi e Gentiloni hanno fatto molto su questo tema ma c’è ancora tanto da fare. Nel 2013 è stata ratificata la Convenzione di Istanbul, che condanna ogni forma di violenza basata sul genere, e successivamente sono stati adottati due piani straordinari per la definizione di interventi ai quali farà seguito un nuovo Piano strategico nazionale. Nei mesi scorsi ho sottoscritto l’interrogazione del collega Moscardelli per chiedere di valutare atti di indirizzo alle forze dell’ordine al fine di garantire tempestive misure di monitoraggio e intervento a protezione e sicurezza delle donne vittime di minacce e atti persecutori ed ho sottoscritto la mozione presentata al Governo dalla collega Giuseppina Maturani a favore dello sblocco dei fondi per le politiche di contrasto al femminicidio, inoltre ho sollecitato l’approvazione della legge sugli orfani di femminicidio, purtroppo ancora ferma al Senato. Infine, aderirò alla no stop promossa dall’Onu per il 2017: 16 giorni di attivismo contro la violenza sulle donne in tutto il mondo. La campagna dell’Onu 2017 prenderà il via il 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, per concludersi il 10 dicembre, Giornata per i diritti umani. Un ponte tra due date che vuole proprio sottolineare il fatto che la violenza contro le donne è una vera e propria violazione dei diritti umani. Si può aderire anche on line, su facebook o twitter”.


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