Maria Spilabotte ha firmato il disegno di Legge in merito al riconoscimento della telemedicina che mira a promuoverne lo sviluppo al fine di migliorare la qualità dei servizi sanitari resi al cittadino, definendola come una forma di assistenza sanitaria che si realizza attraverso l’esercizio di un atto medico a distanza, determinandone le aree di intervento e le tipologie di servizi. Spiega la senatrice Spilabotte: “L’intento del presente disegno di legge è quello di riconoscere dal punto di vista legislativo la telemedicina come medicina a distanza al fine di promuoverne la diffusione nell’ambito del Servizio sanitario nazionale al fine di migliorare la qualità di vita dei pazienti e dei loro familiari, la qualità di lavoro dei professionisti della salute, nonché di aumentare l’efficienza del sistema sanitario. La distanza può essere un fattore critico non solo quando è reale (luogo isolato e distante dall’ospedale di riferimento) ma anche quando il paziente non è facilmente trasportabile, come nel caso di un individuo affetto da patologia cronica che vive solo o con assistenza. Le nuove tecnologie rappresentano uno strumento che può essere un valido aiuto in queste situazioni. Attraverso la telemedicina, i medici sono in grado di visionare esami a distanza, di scambiarsi opinioni guardando le stesse immagini, di eseguire addirittura esami ed interventi a distanza, di osservare i pazienti e le loro condizioni cliniche in video chiamata visionandone contemporaneamente i parametri vitali. Tuttavia, nonostante esperimenti e prestazioni, la telemedicina nell’ambito del Servizio sanitario nazionale non è riconosciuta dunque necessita di una copertura legislativa in modo che i medici italiani possano utilizzare nella loro professione tutti gli strumenti messi a disposizione dalle nuove tecnologie, senza incorrere in problemi di responsabilità giuridica, e che al contempo i pazienti possano beneficiare degli strumenti di diagnosi e cura più innovativi”.

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