Maria Spilabotte annuncia la sua adesione ed il voto favorevole alla mozione sugli F35 sottoscritta e presentata insieme con il senatore Casson ed altri sedici colleghi. Il documento punta ad una sospensione che avrebbe l’effetto di bloccare il programma e avviare la strada dell’archiviazione definitiva o ad un sostanziale ridimensionamento dello stesso. Spiega la senatrice Spilabotte: “Riteniamo sia un errore l’acquisto di questi velivoli che hanno, tra l’altro, un elevatissimo costo di manutenzione. In questo periodo di forte crisi economica bisogna utilizzare le risorse per fronteggiare le vere emergenze del Paese: rilancio dell’economia, sostegno all’occupazione ed alle imprese, l’investimento per la ricerca e l’Università, salvaguardia degli esodati. Non esiste a tutt’oggi alcun impegno all’acquisto di questi aerei e non c’è alcun contratto firmato e tantomeno alcuna penale. Le condizioni economiche e sociali non permettono un investimento dell’Italia così impegnativo per la politica di difesa. Molti altri governi, come Norvegia, Olanda, Turchia, Danimarca, si sono ritirati dal programma F35 e la stessa Inghilterra lo ha ridotto in maniera drastica. In un momento di tagli ai vari settori della vita pubblica, che sono continui e pesanti, i 12 miliardi per l’acquisto dei caccia bombardieri, appaiono fuori luogo e senza alcuna giustificazione di sorta”. La senatrice Maria Spilabotte ha anche annunciato di aver aderito alla campagna “Taglia le ali alle armi” ed all’appello sottoscritto (primi firmatari) da Ascanio Celestini, Luigi Ciotti, Riccardo Iacona, Chiara Ingrao, Gad Lerner, Savino Pezzotta, Roberto Saviano, Cecilia Strada, Umberto Veronesi ed Alex Zanotelli che chiedono a tutti i Senatori di sostenere le iniziative parlamentari tese a fermare il programma degli F35 e a ridurre le spese militari a favore del lavoro, dei giovani, del welfare e delle misure contro l’impoverimento dell’Italia e degli italiani.

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