La senatrice Maria Spilabotte ha firmato per l’introduzione nel codice penale di un “titolo VI bis”, nel libro secondo, sui “Delitti contro l’ambiente”, riprendendo un disegno di legge fermo dal 2007. Spiega la senatrice Spilabotte: “L’Italia si cura poco e male del proprio patrimonio naturalistico. Per questo è urgente inserire nel codice penale la voce “Delitti ambientali”. Ad oggi, infatti, le sanzioni previste dalle leggi di tutela dell’acqua, dell’aria, del suolo, delle aree protette e della fauna, (a parte rare eccezioni come il traffico di rifiuti) si limitano a delle multe e contravvenzioni. Non è più pensabile che un reato ambientale, che spesso può provocare effetti devastanti sul territorio, sulla natura e sulla salute umana, rimanga sostanzialmente impunito perché considerato, in base ad una oramai inadeguata normativa, infrazione minore. Spesso è proprio il mancato rispetto del territorio a causare i continui disastri ambientali cui assistiamo e di cui siamo vittime. In questo modo, inoltre, avremo uno strumento più severo per contrastare il fenomeno dilagante delle ecomafie”. La senatrice Maria Spilabotte ha anche sottoscritto la richiesta dell’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti.

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