“Contesto il Piano nazionale di razionalizzazione dei presidi della Polizia Stradale poichè prevede l’accorpamento del distaccamento di Cassino. Tale ipotesi è assolutamente deleteria per il territorio e pertanto va contestata con fermezza. Accorpare il distaccamento della Polizia Stradale di Cassino con la Sottosezione Autostradale, considerata l’imponente mole di lavoro di quest’ultima, vuol dire elimiare i servizi per il resto del territorio. Priviamo una zona già difficile di un ulteriore presidio della legalità, importate non solo per Cassino ma per tutto il territorio limitrofo, che coinvolge 25 comuni e 100mila abitanti, con molteplici problematiche. Parliamo di una zona di confine interregionale e pertanto centro di passaggio di numerose direttrici di marcia, intenso traffico veicolare e di merci. Se a questo aggiungiamo la Fiat, il Tribunale e l’Università di Cassino, i numerosi istituti scolastici presenti, l’Abbazia di Montecassino (luogo di estremo interesse turistico) comprendiamo che la scelta ipotizzata è assolutamente sbagliata. Il Ministero non ha avuto rispetto del lavoro e delle richieste dei parlamentari del territorio: abbiamo presentato una interrogazione in merito, ad oggi ancora senza risposta. Mi recherò nei prossimi giorni al Ministero per avere lumi sulla vicenda e per cercare di far stralciare il distaccamento della Polizia Stradale di Cassino dal piano di razionalizzazione. Mi auguro che il PD di Cassino su questa battaglia ritrovi le ragioni per lo stare insieme con un presidio costante ed attivo, per sostenere l’esigenza della salvaguardia del sito, per consentire al Distaccamento di Polizia di Cassino di proseguire l’importante e prezioso lavoro a favore del territorio. Sulla sicurezza non si risparmia, la spending review non si fa sulla pelle dei cittadini”
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