Bene Zingaretti su Ru486
‘Ha fatto molto bene il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti a permettere che, anche nel Lazio, la pillola RU486 possa essere somministrata in day hospital, garantendo così alle donne una tutela in più quando prendono la dolora decisione dell’interruzione volontaria di gravidanza. Si tratta di un provvedimento che già altre regioni avevano adottato con successo e che può consentire a tante donne di superare le difficoltà connesse alla fattiva impossibilità di accedere al trattamento in ospedale, garantito dalla legge 194, ma spesso a rischio nei tempi stabiliti a causa del numero crescente di medici obiettori. Basti pensare che nella Provincia di Frosinone, dove vivo,il 100 per cento dei ginecologi ospedalieri è obiettore. E proprio sul rischio che la legge 194 stia diventando lettera morta a causa dell’obiezione di coscienza, presenteremo a breve una mozione in Senato. La mia idea che in ogni struttura ospedaliera possa essere messo un tetto agli interni in organico obiettori, per fare in modo che tutte le strutture pubbliche possano garantire il servizio’. Lo dice la senatrice del Pd Maria Spilabotte.
‘Dall’approvazione della legge 194 – spiega Spilabotte – il ricorso all’Ivg è un fenomeno in progressiva riduzione nel nostro Paese. Ma la legge rischia ora di rimanere inattuata. Come conferma l’ultima relazione al Parlamento sullo stato di attuazione della legge, infatti, 7 medici su 10 in Italia sono obiettori e questo sta mettendo a rischio il diritto di scelta delle donne. Nel Lazio è obiettore il 91,3 % dei ginecologi ospedalieri, a Frosinone il 100 per cento. Nel Lazio in 12 strutture pubbliche su 31 non si eseguono Ivg. E se alle interruzioni volontarie di gravidanza entro il primo trimestre si può far fronte con ginecologi cosiddetti ‘gettonati’, cioè esterni all’ospedale, ciò non vale per gli aborti terapeutici. Questo determina che nelle Province di Frosinone, Rieti e Viterbo non si eseguono aborti terapeutici. E’ per questo che presenteremo presto in Senato una mozione sulla tutela del diritto delle donne alla maternità consapevole e alla scelta. La legge 194 è una legge dello Stato e va rispettata’.
‘Dall’approvazione della legge 194 – spiega Spilabotte – il ricorso all’Ivg è un fenomeno in progressiva riduzione nel nostro Paese. Ma la legge rischia ora di rimanere inattuata. Come conferma l’ultima relazione al Parlamento sullo stato di attuazione della legge, infatti, 7 medici su 10 in Italia sono obiettori e questo sta mettendo a rischio il diritto di scelta delle donne. Nel Lazio è obiettore il 91,3 % dei ginecologi ospedalieri, a Frosinone il 100 per cento. Nel Lazio in 12 strutture pubbliche su 31 non si eseguono Ivg. E se alle interruzioni volontarie di gravidanza entro il primo trimestre si può far fronte con ginecologi cosiddetti ‘gettonati’, cioè esterni all’ospedale, ciò non vale per gli aborti terapeutici. Questo determina che nelle Province di Frosinone, Rieti e Viterbo non si eseguono aborti terapeutici. E’ per questo che presenteremo presto in Senato una mozione sulla tutela del diritto delle donne alla maternità consapevole e alla scelta. La legge 194 è una legge dello Stato e va rispettata’.