A cominciare dal fenomeno della prostituzione
“E’ un deciso passo in avanti. La convenzione rappresenta il primo strumento internazionale in grado di vincolare giuridicamente gli Stati alla tutela dei diritti delle donne, con l’obiettivo di dar vita finalmente ad un quadro normativo completo capace di contrastare e prevenire qualunque tipo di violenza contro le donne, obbligando gli Stati aderenti ad adottare tutte le misure legislative necessarie per la tutela delle donne vittime di violenza, a partire dal dovere di perseguire i reati riconosciuti dalla Convenzione stessa. Questa sia l’occasione per discutere a 360° dei problemi delle donne a partire dalla questione del fenomeno sociale complesso qual è quello della prostituzione. Credo che il nostro Paese oggi debba dotarsi di una legge che regolamenti l’esercizio della prostituzione, andando oltre la legge Merlin del 1958, oramai obsoleta ed inadatta. Una regolamentazione in tal senso è necessaria perché non regolamentare o peggio, proibire, produrrebbe solo una sostanziale indifferenziazione tra libere scelte di autodeterminazione e prostituzione coatta, sfruttata e gestita dalle organizzazioni criminali di tutto il mondo che nel nostro paese gestiscono la tratta delle donne, soprattutto minori, sfruttandole, soggiogandole, sottoponendole a violenze indicibili attraverso l’impiego della minaccia. Scegliere di non affrontare questo problema significherebbe solo favorire indirettamente la malavita e sarebbe anche un indirizzo contrario rispetto alla strada indicata dall’UE, considerando che il Parlamento europeo, la scorsa settimana, riunito in seduta plenaria a Strasburgo, ha approvato una risoluzione sulla lotta al crimine organizzato. Auspico quindi che a partire da oggi, dopo la ratifica della convenzione quale strumento internazionale in grado di vincolare giuridicamente gli Stati alla tutela dei diritti delle donne, il parlamento si faccia carico di aprire una seria e proficua discussione sull’argomento nel rispetto delle libere scelte delle donne e nel contempo per il contrasto al fenomeno della tratta delle donne ai fini dello sfruttamento sessuale e quindi di lotta alle organizzazioni criminali e malavitose che nel nostro paese investono in questo settore approfittando di una mancata regolamentazione accumulando immani ricchezze che alimentano altri traffici illeciti”.

Ne Parlano