Piena parità nella coppia, per un Paese sempre più civile
‘ ‘Per i figli diritto anche solo a cognome della madre. Grande vittoria per le mamme che raggiungono la piena parità nella coppia. Adesso è ora che anche in Italia si possa tranquillamente assegnare il cognome della mamma ai propri figli. Ciò che da anni è già possibile fare in numerosi Paesi, non solo europei, e che è espressione di modernità e di pari opportunità, anche nell’esercizio dei diritti, sarà possibile anche nella nostra nazione’. Questo il primo commento della senatrice Maria Spilabotte a margine della conferenza stampa bipartisan che si è svolta a Roma giovedì 9 Gennaio per presentare alcune proposte di legge dopo la sentenza della Corte Europea di Strasburgo che ha condannato l’Italia per avere violato il diritto di non discriminazione tra i coniugi in congiunzione con quello al rispetto della vita familiare e privata. Spilabotte commenta in questo modo la sentenza: ‘Si tratta, molto semplicemente, del divieto a ripetersi di qualsiasi forma di discriminazione fondata sul sesso, scolpita nella Carta dei diritti Ue, che naturalmente l’Italia deve rispettare in quanto membro dell’Unione. In Italia questo appare rivoluzionario poiché vige un retaggio di una concezione patriarcale della famiglia che però non è più in sintonia con l’evoluzione della società e le fonti di diritto soprannazionali. Riconoscere parità di diritti ad entrambe le figure che ci hanno generati è un atto di civiltà che pone, finalmente, il nostro Paese al passo con i tempi’. Infine, la senatrice Spilabotte esprime anche un’altra considerazione: ‘Purtroppo registriamo ancora una volta il ritardo della politica che deve rincorrere le sentenze ed adeguarsi ad esse. Sette disegni di legge negli ultimi anni non hanno portato all’utilizzo del doppio cognome, come avviene nei paesi di lingua spagnola e portoghese, ma anche in Lussemburgo. In Italia sono più di 2.500 l’anno le richieste di cambio di cognome e di aggiunta di quello materno, un numero che è destinato ad aumentare vertiginosamente con il raggiungimento della parità di diritti’.