Maria Spilabotte ha presentato una interrogazione al Ministro del Lavoro e delle politiche sociali sulla problematiche delle pensioni per i ferrovieri iscritti al Fondo Speciale FS. Infatti, l’ultima riforma delle pensioni ha modificato, con decorrenza dal 1° gennaio 2012, i requisiti di accesso alle prestazioni pensionistiche anche per i ferrovieri dipendenti dal Gruppo FS e dalle altre imprese ferroviarie, determinando un repentino innalzamento dei requisiti per l’accesso ai trattamenti previdenziali con conseguenze negative sulle condizioni dei lavoratori e delle imprese ferroviarie ed escludendo i ferrovieri, segnatamente quelli iscritti al Fondo Speciale, dalle misure di graduale armonizzazione dei requisiti di accesso al sistema pensionistico. Spiega la Senatrice Spilabotte: “La disciplina previdenziale applicata ai ferrovieri precedentemente, traeva il proprio riconoscimento dalle particolari condizioni organizzative e operative dei servizi ferroviari e dalle modalità con cui i lavoratori addetti a tali servizi eseguivano le mansioni connesse alle loro professioni ritenute particolarmente faticose e pesanti, senza considerare che alcune tipologie professionali svolgono delle funzioni impegnative e complesse connesse alla sicurezza ed efficienza del servizio ferroviario di viaggiatori e merci. Inoltre il provvedimento legislativo in materia ha determinato una sostanziale discordanza tra i trattamenti previdenziali dei lavoratori del settore ferroviario e i trattamenti accordati ad altri settori che per assetto industriale hanno caratteristiche similari. Pertanto ho sollecitato il Ministro a valutare se non ritenga opportuno riconsiderare le palesi disarmonie che si sono sviluppate a seguito della riforma ed intervenire per poter ammettere nel processo di graduale armonizzazione i ferrovieri iscritti al Fondo Speciale FS”.

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