Maria Spilabotte ha presentato una interrogazione al Ministro dello Sviluppo Economico ed a quello dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, relativo alla realizzazione del metanodotto Paliano-Busso, in riferimento al tracciato che interessa il territorio di Patrica. Spiega la senatrice Maria Spilabotte: ‘Sappiamo benissimo che si tratta di una infrastruttura importante e necessaria, ma è altresì indubbio che così come previsto nella progettazione il territorio di Patrica sarà danneggiato notevolmente dal punto di vista ambientale, con ricadute e conseguenze di ampia portata. Infatti il tracciato per la realizzazione di tale infrastruttura con la sua larghezza pari a 24 metri andrà a danneggiare l’ecosistema di una vasta area su cui incidono tre boschi di Patrica, notoriamente ricchi di corsi d’acqua, sorgenti e fauna e per questo sono zone soggette a vincoli archeologici, paesaggistici ed idrogeologici. I boschi di Patrica oltre ad essere un bene paesaggistico di enorme valore, sono anche l’unica forma di contrasto al pesante inquinamento della Valle del Sacco, ovvero di una delle valli più inquinate d’Italia ed un sito di interesse regionale. Senza dimenticare che questo territorio ha già pagato dazio con l’attraversamento dell’Alta Velocità ed in più, nel paese, si stanno realizzando discutibili opere che sembrano contravvenire alle norme per il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente e che sono al vaglio degli inquirenti, dopo esposti presentati dalle opposizioni consiliari presenti. Occorrerebbe riflettere su tutto questo per puntare su un modello di sviluppo basato sulla sostenibilità e sulla valorizzazione del patrimonio culturale e naturalistico esistente. Per tutti questi motivi ho presentato una interrogazione dove si chiede di sapere se non si ritenga necessario ed opportuno riesaminare la valutazione dell’impatto ambientale del metanodotto Paliano-Busso e se non si ritenga opportuno valutare la possibilità di far passare il metanodotto in questione a fondovalle, seguendo il tracciato di un metanodotto già esistente, evitando in tal modo la rovina dei boschi’.

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