Maria Spilabotte ha sottoscritto l’interrogazione del collega Luigi Manconi in merito al noto ‘Caso Stefano Cucchi’. Nell’interrogazione presentata al Ministro della Giustizia si evidenzia le contraddizioni del consulente nominato come perito, il Prof. Arbarello, che prima ha ancitipato dichiarazioni ai media nelle quali riconosceva una responsabilità dei sanitari nel decesso di Stefano Cucchi, confermandolo anche nella perizia del 2010 e poi, nell’ultima perizia, ha asserito il contrario. Spiega la Senatrice Maria Spilabotte: ‘Rimangono molti dubbi su un aspetto specifico assai rilevante della perizia, legato al nesso tra l’incapacità di urinare e le lesioni riportate da Stefano Cucchi. La perizia del prof. Arbarello ha escluso tale nesso contraddicendo non solo la deposizione di colleghi illustri nell’ambito del processo, ma anche il testo da egli stesso redatto ‘Trattato di medicina legale e scienze affini”; egualmente incerta e contraddittoria appare la parte della perizia dedicata alla frattura della vertebra L5 ed il legame di tale lesione con i maltrattamenti subiti da Stefano Cucchi e il suo decesso. Inoltre, il fatto che in questi anni il prof. Albarello abbia ricevuto un importante incarico nel gruppo Fondiaria Sai ed il fatto che il procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone, d’accordo con i due procuratori del caso Cucchi, Vincenzo Barba e Maria Francesca Loy, ha annunciato di aver aperto un fascicolo, un’inchiesta come atti relativi, anche se senza ipotesi di reato e senza indagati, ci induce a chiedere chiarimenti e per questo, abbiamo chiesto al Ministro se non ritenga che per il corretto esercizio della funzione giurisdizionale l’autorità giudiziaria debba attentamente valutare la correttezza deontologica del perito e valutare se sia venuto meno ai doveri essenziali di riservatezza, imparzialità e correttezza’.

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