“Anche l’ultima difesa è caduta. Le concessioni demaniali marittime vanno messe a gara, senza se e senza ma. La decisione di ieri del Consiglio di Stato applica la normativa europea e dichiara illegittimi gli atti di proroga delle concessioni. Non è possibile applicare la proroga fino al 2033, disposta nel 2018 dal governo gialloverde, e come tale in chiaro e plateale contrasto con il diritto dell’Unione europea. Nonostante qualche Tar la pensasse in maniera diversa. Ora quindi basta ritardi e basta inutili rinunciatarismi a dare una risposta normativa adeguata, sfruttando il più che generoso lasso di tempo che il consiglio di stato ha concesso, fino al 2023. Questa parte delle pronunce è la meno convincente perché si crea un periodo di franchigia del tutto creativo, forse giustificabile solo come ammortizzatore. Tuttavia, poiché le sentenze si rispettano, e proprio per tali ragioni è urgente che sia il legislatore ad adottare, sin da subito, una normativa che dia certezze agli operatori e valorizzi l’immenso patrimonio costiero italiano, non in favore di pochi ma della comunità, anche per rispetto alla Next Generation della quale molto si annuncia e poco si pratica”. Così il senatore del Pd Dario Stefàno, presidente della commissione Politiche europee a Palazzo Madama.