“Ritengo la decisione assunta dall’Unione di attivare lo European Peace Facility e provvedere all’invio di armamenti verso l’Ucraina un atto necessario, un’azione che non trova precedenti nella storia comunitaria e che rappresenta l’unico modo attraverso cui possiamo efficacemente contribuire all’autodifesa del suo popolo”. Lo ha detto il senatore del Pd Dario Stefàno, presidente della Commissione Politiche europee a Palazzo Madama, nella seconda giornata della plenaria della COSAC, la conferenza degli organi specializzati in affari comunitari in corso di svolgimento a Parigi. “L’azione russa, intrapresa in piena violazione del diritto internazionale, ha provocato un’enorme crisi umanitaria e mette a rischio la vita di milioni di civili, ciò deve condurci ad interrogarci su ciò che è bene fare per garantire la sicurezza della nostra Unione e per fare di essa un soggetto in grado di affermare il proprio ruolo nello scenario internazionale diventando un polo forte nel multipolarismo odierno. Gli stati membri hanno chiaramente dato dimostrazione della volontà di adottare un’azione coordinata in risposta alla crisi. In questo senso, l’espulsione delle banche russe dal sistema Swift rappresenta un colpo che mira al cuore dell’economia di Mosca e che è stato accolto da tutte le cancellerie europee. Tali elementi potrebbero rappresentare uno spartiacque nelle politiche europee – ha concluso Stefàno – e il conflitto, seppur nella sua tragicità, potrebbe diventare un catalizzatore utile a donare nuovo vigore al dibattito interno all’Europa sulle questioni che riguardano la difesa e la sicurezza dell’Unione”.


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