“Sappiamo bene quanto, in questi cinque anni, la nostra comunità si sia sentita mortificata nell’ambizione di rafforzare quel profilo di laboratorio inclusivo e di politiche innovative che aveva reso la Puglia protagonista nel Mezzogiorno. Ma oltre ad essere critico, un’altra dote che mi appartiene, come sa bene anche Emiliano, è la lealtà: oggi ci troviamo ad affrontare una campagna elettorale complicata ed è il tempo di rimboccarsi tutti le maniche perché la posta in gioco è altissima e non possiamo riconsegnare la Regione a chi c’era prima. Tanto più che oggi quel centrodestra tiene dentro anche contenuti sovranisti e xenofobi. Per quello che mi riguarda ribadisco che il tema dell’accordo con il M5S non può essere un fatto contingente nè lo specchio di una relazione di governo romano, nato intorno ad obiettivi diversi. Apprezzo lo sforzo di Conte ma ritengo utopistico, in Puglia come altrove, immaginare che il buon lavoro fatto a Roma possa da solo essere sufficiente per superare visioni diverse. Non escludo si possa arrivare un giorno a visioni condivise ma c’è bisogno di tempi e spazi nuovi per arrivarci”. Così il senatore del Pd Dario Stefàno, presidente della commissione Politiche europee a Palazzo Madama in una intervista al Quotidiano di Puglia.


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