“L’impianto di questo ddl è concreto: non si attribuisce all’agricoltura Biologica lo “status” di agricoltura “privilegiata”, ma complementare a quella che è declinata come agricoltura integrata.
La norma, piuttosto, entra pienamente nel solco della indicazione europea, che vede nell’agricoltura biologica uno dei pilastri della nuova PAC.
In sostanza, con la norma in discussione si contribuisce a migliorare un metodo di coltivazione, quello biologico, con dei mezzi che mirano a mettere in piedi un’offerta diversa, un’offerta alternativa a quella classica, derivante dalla produzione agricola con protocolli integrati.
E lo si vuole fare attraverso, quindi, la realizzazione di un marchio italiano di produzione biologica; la costituzione di distretti, di organizzazioni di produttori; la formazione continua che guarda a veri e propri corsi di laurea. Insomma: un’alternativa, io credo, che tenderà a crescere e a professionalizzare nuove figure lavorative.
Sarebbe un errore assistere, o peggio ancora, partecipare alla disputa “Biologico VS Integrato”.
Anzi, nel rispetto anche del rischio d’impresa che resta in capo all’imprenditore, si consente libertà di scelta al produttore che autonomamente decide cosa e come produrre, ma anche al consumatore di scegliere. Ormai, sappiamo bene che vi è sempre una maggiore attenzione nella scelta degli acquisti alimentari. Il tutto nel solco di una sempre più ricercata sostenibilità ambientale, tenendo bene a mente i rischi di erosione dei suoli, l’impoverimento degli stessi per la perdita costante di sostanza organica, il rischio idrogeologico.
E la scienza non è minimamente messa in discussione. Anzi continuiamo a sostenere il ruolo della scienza in ogni campo, tenendo bene a mente i valori e gli obiettivi dell’Unione Europea: solidarietà e responsabilità, promozione del benessere dei cittadini, lo sviluppo sostenibile e la protezione dell’ambiente. Per questo siamo favorevoli a questo disegno di legge”. Così il senatore del Pd Dario Stefàno, presidente della commissione Politiche europee a Palazzo Madama, in dichiarazione di voto sul ddl che riguarda l’agricoltura biologica.


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