‘La situazione dei rifiuti in Italia è un’ emergenza permanente divenuta una vera e propria cronicità. Il nostro Paese, oltre a essere pesantemente sanzionato dall’ Unione Europea, ha creato discariche legali ed illegali a cielo aperto, causa di insostenibili danni all’ambiente e alle persone e sulla cui bonifica non esistono certezze. A fronte di questa situazione le soluzioni possono essere due: continuare a negare che esista un problema vagheggiando obiettivi utopistici o prendere atto della realtà cercando di limitare i danni nei territori anche utilizzando i rifiuti, debitamente controllati, per produrre energia e predisponendo un piano nazionale di prevenzione dei rifiuti corretto e concreto. E’ in questo contesto che oggi l’Aula del Senato ha approvato una mozione di cui sono primo firmatario che impegna il governo a verificare tutte le condizioni necessarie per l’utilizzo del Combustibile solido secondario nei cementifici’. Lo dice il senatore del Pd Mario Morgoni, commentando l’approvazione, da parte dell’Aula del Senato, della mozione a sua prima firma sull’uso del CSS nei cementifici. ‘Compito della classe politica – prosegue Morgoni – è comunque quello di verificare, come richiesto al Governo con questa mozione, le condizioni di utilizzo dei rifiuti per produrre energia, per evitare che possano crearsi situazioni di pericolo per i cittadini, di controllare i dati scientifici e le situazioni reali, di vigilare e monitorare con continuità i processi. Il problema dei rifiuti è frutto non solo di tante scelte sbagliate, di omissioni e superficialità, ma soprattutto dell’immobilismo che, con il pretesto di rispettare l’ambiente e la salute, ha paralizzato ogni decisione infliggendo proprio a quei beni e valori le ferite peggiori. In Italia ogni anno portiamo nelle discariche circa quindici milioni di tonnellate di rifiuti. Il Partito Democratico è impegnato a proporre risposte concrete, come questa di un uso controllato e rispettoso dell’ambiente e della salute del CSS nei cementifici, per riportare la gestione del ciclo dei rifiuti alla normalità, come è doveroso in un Paese civile’.

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