“La Commissione Ambiente del Senato ha approvato il parere favorevole allo schema di decreto legislativo del governo per l’attuazione della direttiva 2014/52/UE sulla Valutazione dell’Impatto ambientale di progetti pubblici e privati. Il parere del relatore Caleo (Pd) ha ottenuto i voti, oltre che della maggioranza, anche del M5s. Il corposo documento contiene importanti osservazioni che auspichiamo il governo voglia accogliere, in sede di emanazione del decreto legislativo definitivo”. Lo dicono i senatori del Pd Massimo Caleo, vicepresidente della Commissione e relatore al provvedimento e Mario Morgoni.

“Lo schema di decreto legislativo – spiega Caleo – è stato adottato dal governo entro la scadenza e risponde all’esigenza, oltre che di recepire la nuova direttiva, anche di semplificare le procedure e renderle più efficaci. Al governo facciamo una serie di raccomandazioni importanti, tra cui di migliorare la normativa sulla consultazione pubblica, prevedendo anche la pubblicazione dello studio preliminare ambientale non solo sul web ma anche sulla stampa  e forme di coordinamento con le procedure di consultazione previste dal nuovo Codice degli Appalti. Chiediamo inoltre che i componenti della Commissione di Via siano individuati con procedure di evidenza pubblica, i membri del Comitato tecnico istruttorio siano nominati in via prioritaria tra gli esperti che già lavorano nell’Università, nel Sistema nazionale a rete per la Protezione dell’Ambiente, nell’Enea e nella Pa e che questi due organismi prevedano la partecipazione delle Regioni, per evitare contenziosi dal principio”.

“Il decreto legislativo – spiega Mario Morgoni – costituisce una sorta di riordino dell’intera normativa nazionale in materia di Valutazione dell’Impatto ambientale. Se si pensa che ora l’iter di verifica sull’assoggettabilità alla Via di un progetto dura 12 mesi, mentre quello per ottenere la procedura è di 3 anni, si capisce che si tratta di tempi incompatibili con l’utilità pubblica e anche con gli interessi delle aziende private, che devono competere sul mercato. Questo decreto deve servire a rendere le procedure più semplici, più trasparenti e partecipate ma anche più rapide, coniugando questi obiettivi con lo scopo di effettuare una vera valutazione degli impatti ambientali”.

 

 


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